Nell’era delle connessioni veloci l’attesa per lo streaming di un video è vissuta come una punizione. L’installazione vuole far riflettere su questa inutile smania.
Diverse sedie apribili sono rivolte verso le pareti di una piccola stanza seminterrata, coi soffitti bassi e dotata di una modesta finestra, e di fronte ad ogni sedia un foglio con stampata una schermata di buffering video. L’invito è a sedersi e contemplare l’attimo sospeso che diventa infinito.